Bitcoin ed Ethereum saranno le regine indiscusse tra le criptovalute. Ne è convinta Cathie Wood, fondatrice e amministratore delegato di Ark Invest (società di gestione americana che insieme a 21Shares è in attesa di ricevere il via libera dalla Sec per la quotazione a Wall Street del primo Etf spot sul bitcoin), che vede la loro capitalizzazione a 25 trilioni di dollari nel 2030. Un traguardo raggiungibile? Per rispondere a questa domanda bisogna prendere in esame le due valute digitali, che oggi valgono complessivamente circa 1 miliardo di dollari, identificare i mercati in cui si possono espandere e calcolarne il valore complessivo e quello conquistabile.
Il network bitcoin
«Partiamo dal bitcoin (vale 815 miliardi secondo i dati di Coinmarketcap, ndr) – argomenta Eliézer Ndinga, director of research di 21Shares –. Da quando è arrivato sul mercato, ha seguito una storia molto simile a quella dell’oro. La crescita del network bitcoin ha permesso lo sviluppo di nuovi casi d’uso, soprattutto negli ultimi mesi, come il cloud storage, un settore che nel 2022 è stato valutato 90 miliardi di dollari e che dovrebbe raggiungere i 472,47 miliardi nel 2030. E un altro segmento in cui il Bitcoin è entrato in maniera prepotente è quello dell’arte digitale, che passerà dal valere 8 miliardi a 200 miliardi nel 2030. Inoltre, si prevede che il bitcoin avrà un ruolo attivo anche nello sviluppo della finanza decentralizzata (DeFi), la cui valorizzazione dovrebbe crescere nel prossimo decennio dagli attuali 65,8 miliardi a 230 miliardi».
… e la rete Ethereum
Per quanto riguarda Ethereum (valutato oggi 267 miliardi di dollari), invece, lo sviluppo di nuovi casi d’uso si baserà prevalentemente sulla tokenizzazione, puntualizza Ndinga: «le nostre stime più recenti prevedono che questo segmento crescerà fino a 3,5 trilioni di dollari entro il 2030. Il valore degli asset tokenizzati sulle blockchain pubbliche ammonta a 118,57 miliardi di dollari ed Ethereum rappresenta oltre il 58% (69,16 miliardi) di tutti gli asset tokenizzati. Inoltre – aggiunge –, vanta anche l’ecosistema più attivo. Essendo la più grande blockchain per le transazioni di stablecoin, con una posizione dominante del 51,49%, Ethereum è uno dei principali player nel settore degli accordi legali transfrontalieri, valutato 37 trilioni di dollari nel 2022. Inoltre, è importante ricordarsi che questa valuta digitale rappresenta il 56,28% della finanza decentralizzata, oltre ad avere una funzione di software su cui è possibile creare una miriade di applicazioni. Ciò significa che attinge dal mercato del software-as-a-service, valutato attorno ai 240 miliardi».
L’obiettivo 2030
Stando a queste previsioni, bitcoin ed Ethereum potrebbero davvero continuare a dominare il mercato delle criptovalute, raggiungendo una capitalizzazione aggregata di 25 trilioni di dollari entro il 2030, «esattamente in linea con le aspettative di Wood – conclude Ndinga –. Una crescita esponenziale che però non deve essere presa come un evento certo. Entrambe le valute digitali dovranno proseguire nel loro processo di innovazione e di ingresso in mercati complementari per non rischiare di essere superate da player più efficienti e quindi di perdere utenti.
Gabriele Petrucciani
Sorgente: Bitcoin-Ethereum, la cripto-coppia potrebbe valere 25 trilioni di dollari nel 2030- Corriere.it
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