Dal suo lancio nel 2009, il bitcoin ha vissuto una serie di alti e bassi. Dopo quasi 14 anni, è facile rimanere sbalorditi dalla sua ascesa fulminea. Tuttavia, per la maggior parte degli investitori istituzionali europei, il bitcoin è diventato un asset investibile solo nel 2019, con il lancio degli ETP spot. In questo periodo, il bitcoin ha prodotto un tasso annuo di crescita composto del 49% ed è passato da 7.710 a 38.000 dollari1. Per capire in che direzione si muoverà il bitcoin in futuro, dobbiamo ripercorrere alcuni dei principali fattori che ne hanno determinato l’adozione.
Figura 1: Andamento del prezzo del bitcoin
Fonte: WisdomTree, Bloomberg. L’andamento si riferisce al periodo che va da novembre 2019 a novembre 2023.
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Il bitcoin è stato creato come sistema di pagamento peer-to-peer o mezzo di scambio globale volto a rendere possibile la trasmissione di valore in tutto il mondo, a basso costo e senza intermediari, come ad esempio una banca. Per far fede a tale promessa, la rete Bitcoin deve essere in grado di elaborare un gran numero di transazioni in pochi secondi e con commissioni molto basse. Una soluzione per raggiungere questi obiettivi è offerta dalla Bitcoin Lightning Network, un protocollo di scalabilità layer 22 che si basa sulla rete Bitcoin.
La Lightning Network promette di trasmettere milioni di transazioni al secondo rispetto alla rete Bitcoin originale, che ne può gestire appena 3-7 a livello globale. Questa è stata originariamente proposta nel 2015, mentre la mainnet è stata lanciata nel 2018, registrando una crescita costante da allora.
La Lightning Network utilizza la blockchain di Bitcoin per aprire e chiudere connessioni individuali o “canali”, che collegano un utente all’altro. Le transazioni vere e proprie si spostano off-chain, il che consente alla Lightning Network di aggirare le commissioni delle transazioni e i tempi di attesa della rete Bitcoin. Per questo motivo, essa è particolarmente adatta a situazioni in cui vengono effettuate più transazioni di piccola entità con la stessa controparte. Le aree di applicazione più idonee potrebbero essere i micropagamenti e le rimesse.
Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a un aumento costante sia del numero di canali della Lightning Network che di bitcoin bloccati nella stessa. Il numero di canali è aumentato con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 23%, passando da 31.142 a 71.246, mentre il numero di bitcoin (BTC) bloccati nella rete ha registrato un CAGR del 61%, passando da 830 a 5.5083.
Sebbene sia comunque possibile utilizzare il bitcoin come sistema di pagamento peer-to-peer globale, in questo caso d’uso deve affrontare la concorrenza delle valute tokenizzate, chiamate anche stablecoin. Il loro vantaggio è che il valore delle stablecoin garantite da asset è stabile, tuttavia sono centralizzate, quindi hanno un emittente e gli utenti sono esposti al rischio di controparte. Il Bitcoin è decentralizzato e non prevede alcuna controparte.
Figura 2: Numero di BTC bloccati nella Lightning Network
Fonte: WisdomTree, Glassnode.
La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
È possibile che la prossima fase di Internet si fondi su registri decentralizzati, micropagamenti e un’economia basata sui token. Attualmente, le grandi aziende tecnologiche controllano l’accesso a diversi database, che si tratti di Amazon, Apple o Google. La promessa del web3 è che gli asset del mondo reale e quelli finanziari saranno tokenizzati e gli utenti potranno vendere e comprare questi elementi registrati sulle blockchain direttamente tra loro. Il nuovo mondo del commercio avrà probabilmente bisogno di nuove modalità per gestire le transazioni, mantenere la documentazione e i diritti di proprietà. Le criptovalute, e in particolare il bitcoin come sistema di pagamento, potrebbero essere adatte a questa nuova economia basata sui token.
Un altro fattore che ha stimolato il prezzo del bitcoin è stata la sua adozione in qualità di “oro digitale”, un asset non correlato e una riserva di valore a lungo termine. Gli investitori istituzionali spesso acquistano oro per proteggersi da una serie di rischi. Poiché il bitcoin è un asset non sovrano e non dipende dalla stampa di moneta da parte di una banca centrale, potrebbe essere adatto a tale scopo. Al momento dell’ideazione della rete, la blockchain di Bitcoin prevedeva di fornire un massimo di 21 milioni di bitcoin. Secondo il Commodity Exchange Act degli Stati Uniti e la Securities and Exchange Commission, il bitcoin sarebbe una commodity.
In genere, il prezzo delle commodity è determinato da domanda e offerta. Nei prossimi sei mesi, il prezzo del bitcoin potrebbe subire delle fluttuazioni, in quanto i nuovi bitcoin assegnati ai miner si dimezzeranno nell’ambito di un evento chiamato “dimezzamento del bitcoin”.
Cos’ha in serbo il futuro per il bitcoin?
Il lancio di ETF (exchange-traded fund) spot sul bitcoin negli Stati Uniti potrebbe essere positivo per il suo prezzo, in quanto i relativi emittenti si troveranno a dover acquistare bitcoin proprio quando la sua offerta si riduce.
La possibilità di utilizzare il bitcoin nelle tesorerie aziendali e come garanzia potrebbe essere un altro fattore a sostegno dell’adozione a lungo termine della criptovaluta, in particolare quando la volatilità dell’asset diminuirà. Sempre più banche hanno iniziato a offrire servizi di custodia per le criptovalute. Un ulteriore passo avanti potrebbe avvenire in seguito alla decisione di offrire finanziamenti e consentire l’utilizzo del bitcoin come garanzia per i prestiti. Successivamente, altri servizi finanziari, come le obbligazioni garantite da bitcoin o i pool assicurativi, potrebbero seguire l’esempio.
Ci sono altri potenziali catalizzatori dietro l’adozione del bitcoin che, a nostro avviso, sembrano più lontani nel tempo. Tra questi, l’utilizzo del bitcoin come moneta legale in un maggior numero di paesi (es. El Salvador) e come riserva. Per diventare una riserva, il bitcoin dovrebbe maturare e cambiare natura per acquisire un valore più stabile, diventare altamente scalabile ed essere soggetto a un quadro normativo e legale uniforme a livello globale. Inoltre, dovrebbero essere risolti i problemi legati al consumo energetico della sua attività di mining.
Fonti
1 Bloomberg, 28 novembre 2023.
2 Le reti di scalabilità layer 2 spostano le transazioni offchain, ne effettuano il roll up e le raggruppano nuovamente in un’unica transazione, che viene protetta sulla blockchain layer 1, sfruttando la sua robustezza e sicurezza.
3 Fonte: Glassnode.
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