Anche Sant’Ilario ai primi posti per acquisto della moneta digitale
Potrebbe sembrare incredibile ma nella classifica italiana stilata da Conio tra i comuni dove si registrano più acquisti di Bitcoin per abitante ci sono anche Sant’Ilario e Baiso, rispettivamente al quinto e al nono posto. Un dato incredibile quanto praticamente impossibile da pronosticare, che rende Reggio l’unica provincia italiana con due comuni in classifica.
Premessa doverosa: Bitcoin, lanciato nel 2009, è la regina delle criptovalute, ovvero monete digitali, che a livello fisico non esistono, e vengono comprate e vendute sul mercato direttamente online, anche dal cellulare. Un metodo di investimento divenuto molto popolare negli ultimi anni tra gli investitori di tutto il mondo. E, a quanto pare, anche tra i reggiani.
Per dare un’idea, un Bitcoin vale circa 50mila euro a seguito del crollo degli ultimi tempi. Ecco, dopo questo doveroso chiarimento, capirete bene quanto questo dato sia eclatante, specie per Baiso, che conta poco più di 3mila abitanti. Nella classifica elaborata da Conio spiccano i due dati del Reggiano, l’unica provincia su tutto il panorama italiano a vantare due comuni. A cosa sarà dovuto questo dato? Probabilmente tra i residenti di Baiso e Sant’Ilario si cela qualche esperto del settore, un “paperone” che compra e vende Bitcoin in grande quantità sul mercato, investendo probabilmente anche cifre importanti.
Finendo così per innalzare notevolmente il dato, un valore procapite che nei comuni più piccoli, proprio come Baiso e Sant’Ilario, è facilmente influenzabile da valori estremi. A livello nazionale, come si evince dalla classifica, appare chiaro come l’acquisto di monete digitali, in questo caso Bitcoin, non sia un fenomeno che si concentra nelle grandi città, anzi. Sono i piccoli comuni a dominare i primi dieci posti. La nostra regione si piazza invece al terzo posto, dietro Lombardia e Veneto e davanti a Piemonte e Lazio a chiudere la top 5. La maggior percentuale dei clienti di Conio, sui quali è realizzata la classifica, è uomo (88%), a fronte di un 12% donna – percentuale comunque in crescita di quasi 2 punti percentuali se si contano gli iscritti del 2024 rispetto al 2023.
Interessante notare poi come la fascia di età degli over 55 abbia mediamente un saldo pro capite decisamente più alto della media, oltre il doppio per esattezza. Mentre gli utenti più giovani pur essendo la maggioranza degli utilizzatori ha portafogli sotto la media. In generale, secondo l’indagine realizzata da Conio, società che ha creato il primo portafoglio Bitcoin per smartphone in Italia ed è partecipata anche da Poste Italiane e Banca Generali, è in crescita l’attenzione degli italiani nei confronti degli asset digitali. Sono sempre di più, infatti, le persone che nel nostro Paese scelgono Bitcoin e monete digitali per arricchire e diversificare i loro portafogli di investimento.
Manuel Marinelli
Sorgente: Le capitali del Bitcoin in Italia? Baiso è tra i primi dieci comuni
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