Nel corso degli ultimi tre anni, la difficoltà di Bitcoin è aumentata del 378%, grazie agli investimenti istituzionali in operazioni di mining su larga scala.
Questo ha portato a livelli di concorrenza senza precedenti ed a barriere all’ingresso per i singoli miner. Tuttavia, Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, ritiene che ciò possa essere positivo per Bitcoin.
Ju prevede che tale aumento della difficoltà potrebbe precedere l’evoluzione di Bitcoin in una valuta stabile entro il 2030. L’aumento della predominanza istituzionale, secondo Ju, potrebbe ridurre la volatilità dell’intero settore crypto.

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Chart depicting Bitcoin difficulty rising between 2010 and the fourth quarter of 2024. Source: CryptoQuant

Istituzionalizzazione alla base della stabilità di BTC 

Tradizionalmente, Bitcoin e il più esteso mercato delle criptovalute sono noti per la loro volatilità, che li rende più speculativi.
Il crescente coinvolgimento degli investitori istituzionali è stato causa di un aumento delle difficoltà e di centralizzazione della potenza di calcolo, ma Ju ipotizza che ciò possa contribuire a stabilizzare l’ecosistema Bitcoin.
In un post su X, Ju sostiene che “i principali operatori fintech dovrebbero guidare l’adozione di massa delle stablecoin entro tre anni”.
Ju prevede inoltre che entro il 2028 – anno del prossimo evento di halving – si comincerà a discutere concretamente dell’uso di BTC come valuta. 

L2 di Bitcoin e Wrapped BTC

Sebbene le soluzioni di livello 2 (Layer-2), come il Lightning Network, siano state propagandate come la chiave per la scalabilità di BTC, i tassi di adozione sono rimasti indietro rispetto alle blockchain finanziate da venture capital (VC).
Ju reputa che il supporto istituzionale sia fondamentale per l’adozione delle L2 di BTC, che si trovano ad affrontare la concorrenza di soluzioni alternative come Wrapped Bitcoin.
Difatti, WBTC consente l’utilizzo di BTC in vari ecosistemi senza la complessità delle infrastrutture L2.

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Fonte: Ki Young Ju

Fondamentale la stabilità del prezzo di Bitcoin per una continuazione rialzista

Stando all’analisi dei prezzi di BTC, in seguito al raggiungimento della quotazione di 69.000$ il 21 ottobre – risultato siglato per la prima volta da giugno – il livello di 65.000$ è ormai considerato un supporto imprescindibile.
Keith Alan, co-fondatore di Material Indicators, stima che se la quotazione di BTC “riuscirà a mantenersi al di sopra della media mobile a 21 settimane, senza wick”, ciò segnalerà che il trend rialzista a breve termine è inevitabile.
Alla luce dei dati macroeconomici e della prevista volatilità di mercato, la performance dell’asset nelle prossime settimane sarà attentamente monitorata dagli analisti, con taluni che prevedono un retest dei massimi storici prima di fine anno.