Il 2024 si sta rivelando un anno da incorniciare per il Bitcoin (BTC). Segna, infatti, un punto di svolta significativo per la criptovaluta per i crescenti interessi istituzionali, il successo dei primi ETF spot negli Stati Uniti, il raggiungimento di un nuovo massimo storico e il tanto atteso halving che dovrebbe avvenire ad aprile. Ci concentriamo proprio su questo evento che nel passato ha rappresentato un punto di svolta significativo per la famosa criptovaluta, con un focus su quanto accaduto in passato all’andamento dei prezzi prima e dopo i dimezzamenti.
Halving, come funziona?
Nonostante sia una moneta digitale, Bitcoin non può essere generata all’infinito; la sua caratteristica distintiva è la sua scarsità verificabile, che sottende il suo valore intrinseco.
Quando avviene l’halving di Bitcoin, il numero di nuove monete create viene ridotto della metà. Questo si traduce in una diminuzione del 50% del premio assegnato ai miners (che sfruttano potenti calcolatori per risolvere problemi matematici e aggiungere blocchi alla blockchain), allo scopo di ridurre il numero di nuove monete che entrano nella rete. Tale evento è codificato nel protocollo di Bitcoin e si verifica approssimativamente ogni quattro anni o dopo il completamento di 210 mila blocchi.
Ricompensa BTC pre Halving | Ricompensa BTC post Halving | |
1° HALVING 28 novembre 2012 | 50 BTC | 25 BTC |
2° HALVING 09 luglio 2016 | 25 BTC | 12,5 BTC |
3° HALVING 11 maggio 2020 | 12,5 BTC | 6,25 BTC |
4° HALVING aprile 2024 | 6,25 BTC | 3,125 BTC |
Il primo halving di Bitcoin ha dimezzato la ricompensa dei miner da 50 a 25 BTC nel 2012. Quindi, quattro anni dopo, nel 2016, il secondo halving ha ulteriormente ridotto la ricompensa a 12,5 BTC per blocco. Nel maggio 2020, il più recente halving ha dimezzato nuovamente la ricompensa di blocco, portandola a 6,25 BTC. Infine, il prossimo, previsto per aprile, dimezzerà ancora la ricompensa portandola a 3,125.
L’ultimo halving è previsto nel 2140, con il raggiungimento dei 21 milioni di token in circolazione. A partire da quel momento, non sarà più possibile emettere nuove monete digitali nella rete Bitcoin.
Fonte: Tradingview. Grafico di Bitcoin, timeframe mensile.
L’impatto dell’halving sul prezzo
Analizzando il comportamento del prezzo del Bitcoin durante gli halving precedenti, emerge che al momento dell’evento il valore non ha mai superato il massimo storico precedente. Piuttosto, il picco massimo (ATH) è stato costantemente raggiunto alcuni mesi dopo. Tuttavia, questa volta, il prezzo ha già superato con successo il massimo storico circa un mese prima dell’halving. Questo slancio al rialzo è probabilmente stato catalizzato dall’approvazione degli ETF su BTC da parte delle autorità regolamentari statunitensi.
L’halving di Bitcoin non agisce direttamente come catalizzatore per l’incremento del valore di BTC, ma rappresenta un momento di rilevanza fondamentale nell’ambito dell’ecosistema Bitcoin.
È essenziale comprendere che l’incremento del prezzo di Bitcoin è principalmente alimentato dalla crescente domanda degli investitori che si impegnano nell’acquisto di questa criptovaluta. Tuttavia, va sottolineato che la notizia dell’halving, per la sua natura di evento significativo e particolarmente atteso, potrebbe svolgere un ruolo cruciale nell’attrarre un numero ancora maggiore di investitori.
Pertanto, mentre l’halving non agisce direttamente come catalizzatore per l’aumento del prezzo, la sua importanza nell’ecosistema Bitcoin e l‘effetto della sua notizia sul comportamento degli investitori non possono essere sottovalutati.
Performace prima, durante e dopo gli halving
Nella tabella sottostante si analizza la performance del Bitcoin durante i precedenti halving in tre periodi distinti: un anno prima, un anno dopo e durante l’anno dell’halving stesso. Questo approccio consente di valutare eventuali differenze significative nei rendimenti in questi periodi chiave. Potrebbe essere un metodo utile per comprendere meglio l’impatto dell’halving sui movimenti di prezzo del Bitcoin e le aspettative che gli operatori hanno.
1° HALVING | 2° HALVING | 3° HALVING | 4° HALVING | |
Data Halving | 28/11/2012 | 09/07/2016 | 11/05/2020 | ?/04/2024 |
Performance nell’anno | 160% | 130% | 300% | ? |
Performance anno PRIMA l’halving | 333% | 140% | 19% | ? |
Performance anno DOPO l’halving | 8990% | 285% | 560% | ? |
Il primo halving
Il 28 novembre 2012, il primo halving ha dimezzato la ricompensa ai miners di blocco di Bitcoin da 50 a 25 BTC. Nel periodo compreso tra novembre 2012 e novembre 2013, un anno dopo il suo halving, il Bitcoin ha battuto molti record. C’è stato un aumento dell’8.990% che ha fatto schizzare il prezzo del Bitcoin da circa 11 dollari prima dell’halving a oltre 1.000 dollari.
Il rendimento un anno prima dell’halving, cioè da novembre 2011 a novembre 2012, il prezzo è salito del 333%, passando da 3 dollari ad un massimo di 13 dollari.
Per quanto riguarda la performance nell’anno dell’halving, cioè dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, il prezzo è salito da 5 a 13, un aumento del 160%.
Il secondo halving
Il secondo halving di Bitcoin ha ridotto ulteriormente la ricompensa di blocco da 25 BTC a 12,5 BTC il 9 luglio 2016.
Il prezzo del Bitcoin è aumentato di circa il 285%, passando da 648 dollari circa 2.500 dollari da luglio 2016 a luglio 2017. Superando il precedente massimo storico di 1.100 dollari di dicembre 2013. Tale corsa non sembrava porre fine. Alcuni mesi dopo, precisamente a novembre 2017, Bitcoin archivia un altro record. Per la prima volta nella storia raggiunse i 10.000 dollari.
Il rendimento un anno prima dell’halving, cioè da luglio 2015 a luglio 2016, il prezzo è salito del 140%, passando da 269 dollari a 648 dollari.
Per quanto riguarda la performance nell’anno dell’halving, cioè dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, il prezzo è salito da 432 a 996, un aumento del 130%.
Il terzo halving
Il terzo halving di Bitcoin è avvenuto l’11 maggio 2020. In questo halving, la ricompensa di blocco è stata ridotta da 12,5 BTC a 6,25 BTC. Pochi mesi prima dell’halving, nell’intervallo compreso tra febbraio e marzo, durante l’inaspettato shock della pandemia da Covid-19, il prezzo del Bitcoin è sceso da 10.500 dollari a toccare un minimo di 3.800 dollari.
Prima dell’halving si riprese fino a raggiungere i 10.000 dollari. Da maggio 2020 a maggio 2021, quindi un anno dopo l’halving, il prezzo del Bitcoin è aumentato di circa il 560%, passando da 8.572 dollari circa 56.764 dollari. Sempre a maggio 2021, la Cina ha bandito le cryptovalute, in circa una settimana BTC perse circa il 50% del suo valore.
Il rendimento un anno prima dell’halving, cioè da maggio 2019 a maggio 2020, il prezzo è salito solo del 19% circa, passando da 7.217 dollari a 8.572 dollari, risentendo in parte lo shock Covid-19.
Per quanto riguarda la performance nell’anno dell’halving, cioè dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, il prezzo è salito da 7.179 a 28.993, un aumento del 300%.
Quando e cosa aspettarsi dal quarto halving
Il prossimo halving è oramai alle porte. Come anticipato, le date degli halving non vengono fissate in anticipo, ma sulla base ritmo attuale, il prossimo evento è previsto per aprile: alcune fonti indicano la terza settimana, approssimativamente tra il 20 e il 24.
Questa analisi evidenzia un punto importante riguardo ai movimenti di prezzo del Bitcoin dopo l’halving. Sebbene non esista una legge o una regola fissa che confermi un aumento dei prezzi dopo l’evento, sembra che ci sia una correlazione tra l’halving e una performance migliore nel periodo successivo.
Questa performance potrebbe essere attribuita alle aspettative degli investitori, che potrebbero essere influenzate dall’evento dell’halving e dalle implicazioni che ha sulla futura disponibilità di Bitcoin sul mercato. Tuttavia, è importante notare che ci sono molte variabili in gioco nei mercati finanziari e i movimenti di prezzo del Bitcoin possono essere influenzati da una vasta gamma di fattori.
In ogni caso, analizzare le performance storiche può fornire utili indicazioni, ma non garantisce che i risultati passati si ripeteranno in futuro.
Sorgente: Bitcoin, halving alle porte: perchè guardare ai “dimezzamenti” del passato – FinanzaOnline
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