L’attuale sistema finanziario ha un potenziale di crescita illimitato, ma basta un soffio per far crollare l’intero castello di carte; la blockchain risolve questo problema
Vogliamo porvi una domanda: supponiamo che Andrea abbia una penna e che la presti a Bruno, che a sua volta la presta a Claudio. Quante penne ci sono?
Stando a quanto ci hanno insegnato a scuola, si direbbe soltanto una; eppure, quando si parla di finanza, non è così. L’aspetto affascinante di questo settore è che ad ogni passaggio il valore si moltiplica: basti pensare che oggi il mercato dei derivati supera tra le dieci e cinquanta volte l’intero PIL mondiale. Un po’ come dire che, per ogni penna prodotta, ce ne sono altre cinquanta messe a bilancio da qualcuno. Com’è possibile?
La risposta è molto semplice: la finanza è come un castello di carte, dove ogni operazione di permette di aggiungere un’altra carta… a patto che il castello non crolli. Fragile, non trovi?
Eppure il mondo finanziario funziona proprio così: può crescere all’infinito, ma basta un soffio per far crollare tutto. È quanto avvenuto nel 2000, con la bolla di Internet; è successo anche nel 2008, con la bolla dei mutui subprime. Qualcuno ritiene che stia accadendo anche adesso con le crypto.
Vero, ma non troppo: perché sarà proprio grazie alle crypto, e nello specifico alla DeFi, che saremo in grado di risolvere questo problema. Non c’è nulla di male nel disporre di strumenti finanziari avanzati, e nemmeno che abbiano il potere di moltiplicare i pani e i pesci; il loro reale difetto è la scarsa trasparenza.
Immaginate un alimento senza alcuna etichetta che mostri ingredienti, nutrienti, allergeni o provenienza; oppure un medicinale non testato, senza alcun foglietto illustrativo o avvertenze. Tutto ciò sarebbe assurdo in praticamente qualsiasi settore, ma nel mondo della finanza è la normalità. Non perché manchino le regole – anzi, ce ne sono fin troppe! – ma perché mancano i dati: l’attuale sistema non è trasparente, verificabile e nemmeno accessibile. Non per malafede, ma per limiti tecnologici di un settore che ha dovuto fare di necessità virtù.
Fortunatamente oggi, grazie alla blockchain, abbiamo a disposizione una tecnologia che può fungere da fondamenta per un sistema finanziario più imparziale, trasparente e verificabile. Questa soluzione si chiama DeFi.
L’aspetto più incredibile di questa tecnologia è che non limita la capacità del mercato finanziario di moltiplicare il valore, ma al contrario la esalta. Contratti automatici e registri pubblici si sommano alla naturale capacità della DeFi di costruire strategie avanzate, dove ogni passaggio utilizza il risultato di quello precedente, permettendo di moltiplicare l’esposizione finanziaria a seconda del proprio profilo di rischio. Se prima avevamo utilizzato l’esempio di un castello di carte, ora parliamo di un castello di Lego che può essere espanso a piacimento, rimanendo però sempre solido alla base.
Nelle prossime settimane illustreremo più in dettaglio come la DeFi possa essere utilizzata per costruire strategie componibili in grado di massimizzare il profitto atteso. Per oggi, ciò che conta è ricordarsi che la DeFi ha davvero le potenzialità di evolvere in meglio il sistema finanziario, ma necessità di tempo. Se quanto detto nelle righe precedenti rimane vero, è altrettanto vero che ad oggi la tecnologia è ancora acerba: se da un lato risolve i problemi di trasparenza e accessibilità, dall’altro offre ancora il fianco a manipolazioni e attacchi hacker.
Federico Chironi
Sorgente: La blockchain potrebbe rendere il sistema finanziario più imparziale, trasparente e verificabile
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