adc.it (network marketing)

Quelli dell'adc: a=Abnegazione d=Determinazione c=Competenza: le armi in più dei nostri Promoter!

Corriere della Sera – Swaggy: Dalle criptovalute alla token economy

Oltre i Bitcoin c’è molto altro. Ad esempio i “gettoni digitali”, da utilizzare per acquisire beni, sconti, accesso a servizi innovativi. In passato, molti progetti sono stati un flop. Ma il potenziale e i vantaggi restano

Quando si parla di criptovalute, la prima cosa che viene in mente è il Bitcoin. Ma c’è molto altro: secondo l’Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano, 14 milioni di italiani hanno acquistato monete digitali o sono interessati a farlo in futuro. C’è quindi un settore che ha coinvolto o potrebbe coinvolgere un italiano su quattro (neonati compresi). Un pubblico che sta maturando e che, rispetto alla corsa all’oro di qualche anno fa, è alla ricerca di strumenti affidabili, creati su basi solide.

Accanto alla prima criptovaluta, oltre a centinaia di altre valute digitali, si sta diffondendo un altro strumento: il token. Cos’è, come funziona e quali sono i suoi vantaggi?

 

COSA SONO I TOKEN

Il token è una unità di valore digitale che rappresenta un’attività, un servizio o un bene. Potremmo definirlo come un gettone immateriale, che può essere utilizzato dagli utenti per effettuare azioni all’interno di una rete blockchain.
 
I token possono essere emessi e utilizzati per diversi scopi, come ad esempio facilitare le transazioni, gestire diritti di proprietà intellettuale, accedere a servizi e piattaforme online, creare incentivi e rafforzare una community. Si distinguono a seconda della loro funzione: ecco quali sono le tipologie principali.

Utility token

Gli utility token sono utilizzati all’interno di una piattaforma, spesso per accedere a particolari funzioni o servizi, già disponibili o in via di sviluppo. Acquistando utility token non si diventa soci. Si acquisiscono invece diritti d’accesso. Il valore del gettone digitale deriva da domanda e offerta. In altre parole: più persone sono disposte a pagare il servizio accessibile tramite token e maggiore sarà il prezzo della moneta.
 
Una particolare tipologia di utility token, che negli ultimi anni ha avuto grande risonanza mediatica, è costituita dai fan token. I gettoni, emesso da società sportive, forniscono incentivi ai tifosi, come la possibilità di accedere ad aree vip, vincere prodotti ufficiali, incontrare i propri idoli e – in alcuni casi – influenzare alcune decisioni del club.
 
Ad aver conquistato il mercato sono stati però, in particolare, i progetti più strutturati come, ad esempio gli Aave o i Bat. I primi, utility e governance token legati alla più grande piattaforma decentralizzata di prestiti all’interno del settore crypto, permettono ai suoi possessori di guadagnare parte delle commissioni generate dalla piattaforma. I secondi, utility token del cryto based browser Brave, consentono di remunerare i creator.Security token

Il concetto di security token è, per molti aspetti, più tradizionale. Come si intuisce già dal nome (security vuol dire titolo), infatti, queste monete rappresentano qualcosa di molto vicino agli strumenti classici, come le azioni. Sono quindi un’attività finanziaria e possono essere utilizzate per investire in aziende o progetti.
 
Acquistando security token, ad esempio, si può acquisire il diritto di voto per determinare le decisioni della compagnia o quello di ricevere, in futuro, capitali. Il valore del token dipende soprattutto dal successo dell’azienda. Proprio come le azioni, il prezzo sale se l’impresa è solida o ha prospettive di crescita.

Asset-backed token

Gli asset-backed token rappresentano un’attività fisica o un bene, come ad esempio l’oro o le materie prime. Sono quindi una rappresentazione digitale di un asset fisico, il cui valore è determinato nel mondo analogico. Di conseguenza, il prezzo degli asset-backed token dipende dal bene che rappresentano.

I vantaggi

Pur raccomandando attenzione per i possibili rischi, la Consob (la Commissione che vigila sui mercati e sulla Borsa) ha riconosciuto i vantaggi dei token in uno dei suoi Quaderni giuridici. Innanzitutto, si legge in “Tokenizzazione di azioni e azioni tokens”, pubblicato nel gennaio 2023, permettono “una maggiore liquidità, poiché consentono la frammentazione dei titoli di proprietà e la creazione di un mercato secondario più semplicemente di quanto non avvenga con le modalità tradizionali”. C’è inoltre “una diminuzione dei costi delle transazioni” e “una maggior trasparenza per il tramite della crittografia che garantisce la protezione delle informazioni registrate”. Infine, “aumentano le opportunità di investimento”, perché i costi permettono di muovere anche piccole cifre, “con un conseguente allargamento significativo della platea di potenziali investitori”.
 
Le prospettive sono quindi significative. I progetti partiti negli ultimi anni, però, non sempre hanno avuto esito positivo. Molti si sono rivelati un flop nel giro di pochi mesi, perché poco affidabili e pianificati in modo approssimativo. Spesso, in particolare per quanto riguarda gli utility token, si è puntato più sull’effetto sorpresa o sulla promessa di possibili guadagni che sulla sostanza.
 
“Ciò che manca in questo settore è permettere agli utenti cripto di interagire con i vari prodotti in maniera semplice, sicura e sostenibile. Quando l’interesse si sposterà sulla creazione di un valore tangibile piuttosto che sulla rincorsa di un trend di mercato, allora sarà possibile mettere delle solide fondamenta per l’adozione di massa”, spiega Davide Cervetto, project manager di Swag, società nata nel 2019 e specializzata nello sviluppo di progetti legati alla blockchain. L’ultimo è il token Swa.

Dai token alla token economy

Swa è l’utility token di Swag. Permetterà agli utenti che lo acquistano nell’arco di cinque presale (il prima lo scorso luglio e l’ultimo tra marzo e luglio 2024) di accedere a sconti e servizi che fanno capo al wallet Swaggy. L’ecosistema, come si legge nel white paper dell’iniziativa, dovrebbe quindi ricevere una sostanziale spinta, portando al potenziamento delle attuali e alla nascita di nuove funzionalità. Per gli utenti sarà così possibile utilizzare – tra le altre cose – exchange decentralizzato (per scambiare crIptovalute), money market (per prestarle o prenderle in prestito), staking (per ottenere un rendimento passivo dalle proprie monete), assistenti virtuali e intelligenza artificiale al servizio della gestione del proprio wallet. L’obiettivo, senza dubbio ambizioso, è – affermano i promotori – quello di andare oltre un classico utility token per creare un ecosistema basato su una “token economy” sostenibile nel lungo periodo.

Sorgente: Dalle criptovalute alla token economy



In qualsiasi luogo voi risiediate, se siete interessati a diventare nostri Clienti e/o nostri Promoter, potete cliccare sull’immagine seguente per registrarvi gratuitamente e ricevere maggiori dettagli.
Oppure potete contattare il nostro capostruttura Ettore Cerruto, che vive a Montecampione BS, attraverso i dati suggeriti sulla parte finale della pagina di questo link.

Cambio in tempo reale su:

Offerto da Investing.com

Non è possibile lasciare nuovi commenti.